Sarebbe stato bello poter regalare ai nostri lettori una bella notizia, l’acuto narrante di una missione compiuta che, in cuor nostro, ci eravamo silenziosamente promessi: arrivare a 20 punti vincendo la trasferta a Cagliari. Un obiettivo che ci avrebbe consentito di essere sesti in classifica a pari punti col Parma. In altre parole: portare su di giri un motore rombante e carico di entusiasmo per preparare il derby (-18 giorni) con motivazione e spensieratezza.
E invece…
Invece si dorme.
Oh, non esagero. Si ronfa proprio.
Gli highlights del match consistono in un lungo minuto di silenzio trascorso con il viso tra le mani. Poi col pugno appoggiato allo zigomo, come quando a scuola ci convincevamo di poter restare svegli nonostante la testa continuasse a cadere in avanti.
NIENTE. Il niente assoluto.
Zero tiri in porta nei 49′ del primo tempo. Baselli in versione cucchiaino: sempre a terra. Frustalupi più imbarazzato dei suoi undici in campo che del suo altisonante cognome, e ce ne vuole. Il mandrogno che se la ride in tribuna, ma si sapeva già che i borghesi quando vanno in Sardegna se la spassano.
Siamo noi tifosi che, giocoforza, abbiamo dormito.
Sono arrivato addirittura a pensare che qualcuno mi avesse messo il Valium nel bicchiere ma, nonostante la solita birra, ero decisamente lucido. Anzi, il mio spirito critico galoppava come di consueto e senza arrestarsi.
Ma per fortuna ci sono i social: ho letto in giro che qualcuno sta festeggiando per “un punto in trasferta che sarà utilissimo! Siete degli incoscienti voi che pensate solo a breve termine!” e bla, bla, bla.
Va bene, dai, adotto anche io questa mentalità e aggiungo che, in fin dei conti, il centrocampo ha dimostrato delle qualità che zzzzzzzzzzzz… zzzzzzzzz… zzzzzzzzz….
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